Bukhara

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Bukhara è la città della poesia e della fiaba.

La cittа è situata in un’oasi del deserto Kizil-Kum a est dell’Amu Darya ( il principale fiume ch ebagna questa area dell’Asia)  sul corso inferiore del fiume Zeravshan. Centro antichissimo, deriva la sua importanza dalla posizione geografica, punto d’incrocio delle vie carovaniere che collegavano l’Arabia all’India e all’antico Catai (La Cina). È uno delle più antiche città del mondo, la sua storia data la fondazione a oltre 2.500 anni. Oggi Bukhara uno di più maggiori centri dell’industria e dell’economia, è la maggiore città dell’Asia Centrale.

Visita alla Madrassa Chor Minor (XIX secolo) e’ la piu bella madrassa di Bukhara.  La Madrassa Nodir Devan Beghi (1622) che fù costruito originariamente  come caravanserraglio e poi diventata madrassa. La facciata è ornata con un mosaico di mattonelle smaltate. I timpani dell’arco sul portale sono decorati con raffigurazioni di daini e uccelli fantastici che volano verso il sole. Nel XX secolo nel giardino davanti alla madrassa trovò posto il monumento del leggendario personaggio popolare Khodja Nasreddin protagonista di numerose favole. Visitamo la Madrassa Kukeldash (1568-1569)  monumentale e molto ricca di decorazioni, come l’edificio del periodo di Abdulla Khan (1557-1598). In questa madrassa ha studiato e ha vissuto il famosissimo scrittore  e filosofo centroasiatico Sadriddin Aini (1878-1954). La Piazza Principale ‘Lyabi Hauz’ – INTORNO ALLA VASCA (nel 1620) e’ un posto molto particolare, piazza e’ sempre pieno colla gente locale. Il Caravanseraglio Sayfiddin (XIX secolo) ora e’ il centro degli artigiani. Il Khonako – Casa dei Darvisci (nel 1620). Tre mercato coperti (XVI secolo): Cambia Valute, Vendetori di Berretti, Mercato di Gioielli. Il Caravanseraglio No’gay (XVIII secolo) ora e’ negozio per turisti. Vista alla più vecchia  moschea nell’Asia Centrale – La Moschea Maghoki Attar fù  costruita al posto dove era un tempio dello zoroastrismo. TIM Abdullakhan II (XVI secolo) era un grande negozio di seta per commercianti della Via della Seta. La Madrassa di Ulugbek (nel 1417) –  la prima delle tre madrasse costruire da Ulugbek fu la madrssa a Bukhara. Seguendo le tradizioni del nonno Tamerlano, Ulugbek patrocinava le scienze e l’istruzioni. Per ordine di Ulugbek, fù apposta la scritta sopra la porta d’entrata della  madrassa che dice: “L’aspirazione verso il sapere è dovere di ogni musulmano”. La madrassa di Abdul Azizkhan (XVII secolo) – di fronte alla madrassa di Ulugbek  costruita per ordine dell’Ashtarkhanide Abdul Azizkhan  una nuova madrassa. Questa madrassa supera la madrassa di Ulugbek con la sua ricchezza e dimensioni. Abdul Azizkhan ha voluto di superare tutti i suoi precedenti nel senso di decorazione e architettura. L’arco del portale centrale è riempito con una ricca struttura a stalattiti. Nella decorazione esterna sono largamente utilizzati pannelli di mosaico e maiolica con immagini di cespugli fioriti in vasi, creazioni fantastiche somiglianti a serpenti e altre figure. Il Simbolo principale della città è Il Minareto Kalyan, (“grande”),  la sua altezza è di 47 m. Da quasi mille anni questa torre sacra domina Bukhara. Il minareto dispone di un altro nome “Torre della morte” legato al fatto che questo il luogo delle esecuzioni dal suo piazzale superiore buttavano giù i condannati a morte. Vicino al Minareto Kalyan si trova la moschea grande – La Moschea Kalyan, che è collegata al minareto con piccolo ponte. La Madrassa Miri Arab (XVI secolo) e’ l’unica scuola coranica che era funzionante durante epoca dell’Unione Sovetica. Ora e’ la scuola superiore, solo maschi studiano qui. La cittadella Ark (XVIII-XIX secolo) che fù il centro dell’organizzazione statale di Bukhara. Qui si trovano il palazzo dei khan, le moschee, la tesoreria, la segretaria governativa e la prigione. Le costruzioni dell’Arc rimasero molto danneggiate durante l’assalto della cittadella da parte delle unità dell’Armata Rossa nel 1920, quando Bukhara fu sottoposta al bombardamento dell’artiglieria e dell’aviazione. Tra le costruzioni rimaste c’è una moschea con un ajvan di legno. Le mura della cittadella di Bukhara sono parzialmente rivestite con mattoni cotti. L’entrata principale dell’Arc si affacicia sulla piazza cittadina.  La moschea Bolo-khauz (1712) – complesso della speciale armonia e bellezza – E’ anche la moschea del venerdi (djuma). Il complesso include la moschea, che fù costruita nel 1712, il minareto – del 1917 e bacino. Visita al mausoleo Chashma Ayub (1380-1384/85) – il mausoleo dalle tante cupole. Chashma Ayub “il pozzo” o “la sorgente” di Giobbe è uno dei monumenti più antici di Bukhara. Il mausoleo dei Samanidi (X secolo) Fù costruito nel periodo di Ismail Samani (892-907) e diventa sepolcro famigliare dei Samanidi. Tutta la forma architettonica del mausoleo è semplicissima un cubo cinto da una semisfera. Suscita ammirazione la virtuosità della disposizione dei mattoni, gli ornamenti delle lastre, la proporzione ideale di tutte le sue parti. Questo mausoleo di Bukhara viene considerato un capolavoro architettonico di importanza mondiale per l’armonia delle forme geometriche.

Escursione per la pereferia della città. Sitorai-Mokhi-Khosa (fino XIX sec. –  inizio XX sec.) – “il posto dove la luna incontra con le stelle”.  Il nuovo complesso Sitorai-Mokhi-Khosa fu costruito durante il regno di Alim Khan. Situato a 6 km, a nord di Bukhara in un luogo prosciugato dalle paludi, fu sede della residenza di campagna degli emiri di Bukhara. Il complesso era composto dall’arco dell’entrata principale, un cortile interno con le gallerie, l’edificio principale costruito secondo lo stile europeo-orientale con una serra davanti alla piscina all’aperto e una casa isolata a due piani, l’harem dell’emiro, situata in fondo al giardino. Una parte delle costruzioni reali si trovano qui già ai tempi degli emiri Nasrullah e Muzaffar. Ma i grandi lavori di costruzione iniziarono solo con emiro Abdullakhad che avendo in mente di utilizzare nell’architettura del palazzo le tradizioni europee, mandò appositamente a Pietroburgo e a Yalta un gruppo di architetti di Bukhara a studiare l’architettura russa. Una parte delle costruzioni fu progettata dall’ingegnere Ignatij Sakovich. Vicino a Bukhara si trova il complesso commemorativo del protettore di Bukhara, lo sheikh Bakhauddin Nakshband. (XVI sec.) – Nakshbnad (1318-1389), fondatore del tarikat “nakshbandiya”. Complesso religioso, il posto è sacro per i musulmani. Ogni giorno la sua tomba  è visitati dai pellegrini, i quali possono prenotare nel complesso. A 6 km a Nord est di Bukhara, si trova il Mausoleo Chor Bakr (XVI-XX secolo) che fu costruito per ordine di Abdulla Khan. Il Mausoleo consiste di tre parti.  

Lungo il tragitto si trova il Minareto di Vabkent. I minareti, come fenomeno dell’architettura islamica, sono apparsi alla fine del VII – inizio VIII  sec. Queste torri per l’invito alla preghiera ispirarono l’architettura dei campanili e dei fari mediterranei e anche delle costruzioni orientali a forma di torre. Dei primi minareti dell’Asia centrale sono rimaste le torri IX sec., alte fino a 10m nell’ oasi di Merv. Nei XI-XII secc., i Selgiuchidi, Gaznevidi e Karachanidi realizzarono minareti giganteschi come simboli del trionfo del l’islam: il minareto Kalyan a Bukhara, i minareti a Djarkurgan e Vabkent, le torri di Buran in Kirghizistan. Il minareto di Vabkent fu costruito alla fine del XII secc, da uno degli allievi di Bako. È una torre più sottile di mattoni, alta 43 metri, con un diametro alla base di 7 m e nel punto più alto di 3m. Il minareto di Vabkent, cosi come quello di Kalyan, è coronato da un’ elegante lanterna ad archi decorata con le stalattiti. Il tronco del minareto è rivestito con regolarità da mattoni accoppiati, conta 8 strette fasce ornamentali, testi islamici, epigrafici e un anello di maiolica di color blu-verde subito sotto la lanterna. Visita di Gijduvan che si trova a 45 km da Bukhara.  La città è sempre stata un centro di produzione della raffinata ceramica tipica di questo paese. La scuola di Gujduvan famosa per gli ornamenti. Possiamo osservare le diverse fasi della produzione dei diversi tipi di ceramica: come la preparazioni delle argille,  la confezione dei diversi tipi di ceramiche e la pittura degli ornamenti, l’infornatura a oltre  1000°. A Syuzane si puo osservare la produzione di tessuto con  cotone e con filo di seta. Osserveremo le donne di Gijduvan produrre i diversi  tipi di ricamo per esempio sulla seta con filo di seta. Durante il tragitto si visita il caravanseraglio Rabat Malik (XI sec.) e Sardoba (XIV sec.) – una cisterna con l’acqua protetta dalla cupola.

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