Viaggio in Uzbekistan / con tour operator
Un viaggio in Uzbekistan. Le principali attrazioni includono la magnifica Piazza Registan a Samarcanda, le antiche moschee e i mausolei di Bukhara, e le mura fortificate di Khiva. I turisti dovrebbero considerare di viaggiare in primavera o autunno per godere del clima più piacevole, sebbene ogni stagione abbia i suoi vantaggi. Per viaggiare in Uzbekistan è necessario un passaporto valido (con almeno 3 mesi di residua validità) e non è necessario un visto per soggiorni fino a 30 giorni.
Città principali e attrazioni
- Tashkent: la capitale, spesso considerata la prima tappa di un viaggio nel paese.
- Samarcanda: una delle città più antiche e ricche di storia, famosa per la Piazza Registan e la necropoli di Shah-i-Zinda.
- Bukhara: una città museo con un patrimonio di oltre 2500 anni, nota per il Minareto di Kalyan e il Mausoleo Samani.
- Khiva: famosa per l’Itchan Kala, la città murata patrimonio dell’UNESCO, che ospita la Moschea Djuma.
- Altre località: è possibile esplorare Shahrisabz, il lago Aydar, il lago d’Aral o la valle di Fergana.
Quando andare
- Primavera e autunno: sono i periodi più consigliati per le temperature miti e i paesaggi fioriti.
- Inverno: ideale per gli amanti dello sci, che possono recarsi nelle stazioni sciistiche del paese. Meno turisti e costi inferiori.
- Estate: perfetta per chi desidera evitare la folla e godere di prezzi più bassi. Ottima per visitare le zone montane o rinfrescarsi vicino ai laghi.
Informazioni pratiche
- Documenti: è necessario un passaporto con validità residua di almeno 3 mesi. Non è richiesto il visto per soggiorni fino a 30 giorni.
- Sicurezza: l’Uzbekistan è considerato un paese molto sicuro, con bassi tassi di criminalità. È consigliato un abbigliamento rispettoso nelle zone più tradizionali, specialmente per le donne.
- Salute: non ci sono vaccinazioni obbligatorie, ma è consigliato informarsi presso il proprio medico o l’ASL locale riguardo a vaccinazioni facoltative come tifo, tetano o epatite. È importante rispettare le norme igienico-sanitarie, evitando cibi crudi e bevendo solo acqua in bottiglia.
- Trasporti: il paese dispone di treni moderni. È preferibile portare contanti, poiché non tutti i negozi accettano carte di credito.
Un itinerario di 10 giorni in Uzbekistan potrebbe includere un viaggio che tocca le città principali come Tashkent, Bukhara e Samarcanda, con l’aggiunta di Khiva, che può essere esplorata in modo efficiente utilizzando voli interni o lunghi trasferimenti via terra.
Giorno 1-2: Tashkent
- Giorno 1: Arrivo a Tashkent e visita della città, incluso il complesso Khast-Imam e la Piazza Amir Timur.
- Giorno 2: Esplorazione del Museo delle Arti Applicate e del mercato, oppure una gita di un giorno ai monti di Chimgan e al lago Charvak.
Giorno 3-5: Samarcanda
- Giorno 3: Trasferimento a Samarcanda e visita di luoghi come il Registan e la necropoli di Shah-i-Zinda.
- Giorno 4: Giorno dedicato a esplorare ulteriormente Samarcanda, con visite al Bazar di Siyob, alla Moschea di Bibi Khanym e all’Osservatorio di Ulugbek.
- Giorno 5: Trasferimento a Bukhara.
Giorno 6-7: Bukhara
- Giorno 6: Visita di Bukhara, tra cui il complesso Labi Hauz, la cittadella di Ark e i bazar storici.
- Giorno 7: Esplorazione della periferia di Bukhara, visitando luoghi come il Mausoleo di Bakhautdin Naqsband e il Palazzo Sitori-i-Mokhi Khosa, con tempo libero per esplorare il centro a piedi.
Giorno 8-9: Khiva
- Giorno 8: Trasferimento a Khiva attraverso il deserto del Kyzylkum, arrivando nel tardo pomeriggio.
- Giorno 9: Esplorazione di Khiva, concentrandosi sul centro storico di Itchan-Kala, che include il minareto Kalta-Minor, il Palazzo Tosh-Khovli e la Moschea Juma.
Giorno 10: Rientro
- Giorno 10: Trasferimento all’aeroporto di Urgench e volo di ritorno in Italia.
Il mio viaggio in Uzbekistan.
Un viaggio inaspettato in Uzbekistan sulle orme di Tamerlano attraverso la magica Via della Seta!
Decisi di partire per un viaggio in Uzbekistan perché era per me una meta assolutamente sconosciuta. Non ne sapevo nulla a riguardo e quando parti senza aspettative è veramente difficile restare delusi, almeno questo vale per me. Era agosto ed io e Stefano stavamo lasciando l’afa italiana senza la benchè minima idea che avremmo trovato un pò di frescura in un paese pressoché desertico. Atterriamo a Tashkent ed il primo impatto è più che positivo: L’Uzbekistan ci svela la sua capitale come un biglietto da visita perfetto: chiaro, pulito e organizzato. L’enorme bandiera nazionale che sventola di fronte a noi mostra la fierezza di questo paese.
All’aeroporto veniamo accolti da Farukh, ragazzo Uzbeko di 38 anni circa, e subito ci immergiamo nei racconti appassionati della nostra guida. Sono passati 2 anni da quell’incontro con Doston e tuttora lo considero un caro amico nonchè la nostra guida ufficiale per i viaggi di gruppo in Uzbekistan!
Iniziamo il tour della città ed è chiaro fin da subito l’influenza che ha avuto l’ex regime sovietico in questa nazione. L’architettura della capitale è imponente, squadrata ed essenziale, di grande effetto insomma. Doston è fiero del suo paese ed inizia a mostrarci i suoi più grandi tesori tra cui: l’azzurro delle cupole delle moschee (pigmento ricavato dal cobalto), il corano di Osma (tra i più antichi del mondo e conservato proprio a Tashkent), il colorato e variegato mercato del cibo e la bellezza di scoprire un paese che non conosce ancora il turismo di massa.
L’indomani partiamo alla volta di Samarcanda con il treno ad alta velocità. Tempo stimato di percorrenza 128 minuti e 128 minuti in pacca saranno. Siamo abituati a pensare a questi paesi come retrogradi, ma nulla di tutto questo potrebbe essere mai più sbagliato. La guida che ci attende è un ragazzo di Samarcanda che parla perfettamente l’italiano e ci spiega che la nostra lingua è una delle più studiate nelle università locali.
Questa città, come la capitale, si svela più benestante del previsto. La prima tappa è l’osservatorio di ULUG BEK, nipote dell’imperatore Tamerlano ed un altro testimone della ricchezza culturale di questo paese: nato quasi 100 anni prima di Galileo Galilei, è stato in grado di scoprire 1018 stelle, calcolarne la posizione e trascrivere tutto ciò con infallibile precisione.
Dopo la colazione lasciamo il deserto alla volta di Bukhara e, tra un pisolino ed un altro, facciamo delle soste accattivanti: visitiamo una cisterna d’acqua del 1600, costruita per abbeverare le carovane nei loro lunghissimi spostamenti, ed un acquedotto, entrambi parzialmente distrutti dalla furia di GENGIS KHAN.
Khiva è la più bella di tutte, un piccolo gioiello. Paghiamo 20.000 SUM per raggiungere l’apice della città, la torre del palazzo principale ed un tramonto mozzafiato che dal rosa passa all’arancione fino a diventare rosso, ci fa commuovere. Alle 20:00 siamo pronti per quella che sarà la cena da MILLE e UNA NOTTE nel ristorante panoramico “La Terrassa”. Non mi scorderò mai della bontà dei suoi piatti e della magica atmosfera che godemmo da lassù ammirando Khiva.