Citta’ Navoi o Navoiy

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La regione di Navoi, che porta il nome del grande poeta uzbeco è la più grande regione dell’Uzbekistan con la più piccola popolazione.

Uzbekistan
Viaggio in Uzbekistan

Inoltre questa regione è famosa per il fatto che la sua maggior parte occupa il deserto Kyzyl-Kum. Il deserto, che attrae con la sua ancora incontaminata bellezza naturale e stupefacente grandiosità. È proprio lì, nelle sabbie dell’altopiano di Kyzylkum, nella parte riservata della depressione di Mingbulak, recentemente sono state scoperte le meravigliose “foreste di pietra”.

Gli scienziati hanno scoperto bei tre siti con i tronchi fossili mineralizzati, che conservarono il loro aspetto e la struttura originali. Secondo gli scienziati, i depositi potrebbero avere più di 9 milioni di anni o anche di più, su ciò tuttora continuano le discussioni. Durante lo studio sulle pietre sono state trovate le impronte dei denti di antichi abitanti marini. I ricercatori sono giunti alla conclusione che molti milioni di anni fa il territorio di Kyzyl Kum fu il fondo dell’oceano. Le orme rimaste sulle rocce appartengono a razze, squali, coccodrilli e dinosauri. Il deserto Kyzyl-Kum è pieno di contrasti e miraggi ingannevoli e solo sembra di essere inabitato. In effetti, è l’habitat di un gran numero di diversi animali, rettili e uccelli: gazzelle, scoiattoli del deserto (“citelli”), gerbilli, gerboa, gatti delle sabbie, lupi delle steppe, volpi-corsac, lepri-tolai, pipistrelli, varani centroasiatici e varie lucertole, tartarughe delle steppe, efa, gyurza, boa delle sabbie (eryx miliaris), allodole crestate (cappellacce), silvie nane, ubare asiatiche, ghiandaie terragnole del Turkestan, aquile delle steppe, gufi e tanti altri. Molti di essi sono animali notturni, a causa del clima caldo e della scarsità d’acqua. È molto varia anche la flora del deserto, che comprende tali specie: carice arenaria, saxaul (haloxylon) bianco e nero, salsola, biyurgun (anabasis), selin (stipagrostis), papavero e diversi tipi dei tulipani selvatici (tulipano lehmaniano, tulipano sogdiano e tulipano buhseano). In primavera, il deserto allieta la vista con la vivacità e la varietà dei colori, ma questo periodo dura soltanto due settimane.

Inoltre, il deserto Kyzyl Kum può essere definito come il deserto “d’oro”, siccome qui sono state scoperte le enormi riserve di questo nobile metallo. Le prime notizie su questa ricchezza dell’Uzbekistan troviamo da Erodoto, che riferì sui massageti, che migravano tra il Mar d’Aral e le montagne di Nurata e che “non usavano il ferro e l’argento, ma l’oro e la rame ne avevano in abbondanza ” (Masson M.E.). In breve tempo, tra il 1965e il 1969, il giacimento è stato preparato all’estrazione industriale. I lavori svoltisi consistevano nel costruire una linea elettrica ad alta tensione, finire la prima fase di costruzione di un canale, che ci doveva portare le acque di Amu Darya, mettere in funzione il complesso per l’estrazione e la lavorazione dei minerali e infine iniziare lo sfruttamento della cava. Il 21 luglio del 1969 è stato ricevuto il primo lingotto d’oro di Muruntau. Per i turisti questa regione è interessante anche per il fatto, che qui è molto sviluppato il turismo rurale, che offre la possibilità di immergersi nella vita quotidiana degli abitanti di campagna uzbeca, vivere nelle loro case, osservare e partecipare nelle loro attività, assaggiare il cibo nazionale – semplice, ma delizioso, fatto di prodotti ecologici. Tali case, che potrebbero ospitare diversi gruppi di turisti insieme, sono disponibili i diversi villaggi sparsi tra le montagne della catena di Nurata. Per i turisti qui possono essere organizzate le escursioni sia nelle riserve che verso vari monumenti antichi e oggetti naturali. Come in molti altri luoghi montuosi anche a Nurata è possibile godere un paesaggio sempre affascinante, persino in inverni molto rigidi. In alcune strette tra le montagne si possono vedere le immagini di animali e uomini, realizzate più di mille anni fa. I famosi petroglifi di Sarmyshsay sono diventati noti in tutto il mondo.

E poiché questa meta viene spesso richiesta dai viaggiatori, qui stanno organizzando le zone turistiche con tutto il necessario per il soggiorno confortevole. Quest’enorme “galleria d’arte” si può vedere durante un tour speciale organizzato nella stretta di Sarmyshsay. Contornata dalle sabbie vi si stende una “perla turchese” – il famoso lago Aydarkul. È un vero mare: enorme, incredibile, completamente circondato dal deserto. Questa distesa d’acqua, di stupefacente dimensione, continua per bei duecento chilometri e mezzo. Secondo i dati satellitari all’interno del lago vi sono molte isole. Però a causa delle loro dimensioni piuttosto minuscole, non sono abitate e non vengono quasi mai visitate. Il rilievo delle isole è abbastanza vario, su alcune si trovano le piccole colline e i laghi. Alcune sono i luoghi di nidificazione di diversi uccelli acquatici, in particolare dei cormorani. Il lago è anche l’habitat di molti tipi di pesci, malgrado la sua acqua leggermente salmastra. Qui vivono più di trenta specie di pesci, principalmente carpe e lucioperca. I turisti interessati alla pesca possono essere forniti di tutta l’attrezzatura necessaria. Inoltre è possibile cavalcare un cammello. E quando sul campo di yurte scende la sera, qui, lontano dal rumore cittadino, vicino al fuoco di un grande falò con un piccolo concerto folcloristico si esibisce l’akyn. Nel deserto di Kyzyl Kum spesso arrivano anche gli ospiti particolari – gli sceicchi arabi. Ad esempio, una volta alla caccia con i falchi è venuto con visita privata il primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti, l’emiro di Dubai, Mohammed bin Rashid Al Maktoum. Vi sono stati anche il principe ereditario di Dubai, lo sceicco Hamdan bin Mohammed al-Maktoum e molti altri.

La caccia con il falco nacque 6-7 mila anni fa e rappresenta non solo un’arte della caccia, ma anche la comunicazione diretta con la fauna selvatica, la comunicazione con questi nobili uccelli e l’osservare come esso partecipa alla caccia. E in questo caso la preda catturata non importa niente. Al giorno d’oggi la falconeria viene classificata dall’UNESCO come il patrimonio culturale immateriale dell’umanità. La regione di Navoi con 8 milioni di ettari di pascoli dispone di un grande potenziale nell’allevamento del bestiame, in particolare delle pecore e delle capre. Pertanto si stanno realizzando i progetti del cosiddetto modello di Navoi nella zootecnia, il che richiede scavare i pozzi per acqua e creare nuove fattorie. E qui vanno menzionati gli antichi sistemi di approvvigionamento idrico – kyariz (kariz), che tuttora esistono nella provincia di Nurata. Si tratta di una conduttura per acqua sotterranea, che all’epoca riusciva a portare l’acqua dalla sorgente fino al luogo di consumo. Per pulire e monitorare questo sistema idrico sulla superficie erano previsti i pozzi scavati ad una certa distanza uno dall’atro. Tale semplice, ma allo stesso tempo ingegnosa costruzione nel corso dei secoli ininterrottamente fornì dell’acqua gli abitanti del deserto. La sua lunghezza totale raggiunge diverse decine di chilometri. E alcune sue parti sono ancora in buone condizioni. La regione di Navoi con 1.004,7 mila persone di popolazione e la superficie di 110.800 km2, comprende non soltanto il deserto Kyzyl kum, ma altrettanto le relativamente giovani città come: Navoi, Zarafshan, Uchkuduk, Gazgan e Kyzyltepa.

Kyzyltepa ha ricevuto lo status della città quasi 30 anni fa. E nonostante la popolazione piuttosto piccola (circa 12 mila), essa viene attivamente visitata dai pellegrini. Secondo alcune leggende giunte fino ai giorni nostri, un tempo qui fu creato un enorme giardino, dedicato al santo protettore dell’istruzione di origine iraniana Sultan Bayazit Bastomiya. Si ritiene, che fosse stata una persona molto colta e influente. Ma visto che egli non fu sepolto qui, a Kyzyltepa si trova soltanto la sua tomba simbolica, che attrae i pellegrini da tutto l’Uzbekistan. Recentemente Hodja Buston è stata di nuovo restaurata. Sono state costruite una nuova moschea Zhomi per 1500 persone e varie stanze per gli ospiti del complesso. Come anche nel resto del paese qui si svolgono i lavori di ristrutturazione. Tra gli edifici storici è degno di interesse il complesso Toshmachit, costruito nei secc. XVI-XVIII. Accanto alla moschea sorge un minareto costruito nel sec. XVIII. La sua altezza raggiunge 24 metri mentre il diametro della base – 3,65 metri. Attualmente questo complesso viene frequentemente visitato dai residenti locali. A 45 chilometri dalla città di Navoi, sulla strada per Nurata si trova un giacimento unico di marmo di diversi colori: Gazgan. Con il marmo di Gazgan sono rivestiti tutti edifici governativi dell’Uzbekistan e le stazioni delle metropolitane di Tashkent e Mosca. Gazgan produce circa 40% di tutto il marmo dell’Uzbekistan. Grazie al colore e la struttura unici il marmo e il granito, qui estratti, vengono esportati all’estero. La strada per Uchkuduk corre attraverso il deserto. Da lontano si vede una serie di colline massicce, formatesi accanto alle cave esaurite e le miniere abbandonate.
All’improvviso dietro le colline comincia a vedersi la città. La nascita di questo, originariamente piccolo, villaggio in mezzo al deserto non è stata per niente casuale. Nel 1952 una spedizione geologica ha scoperto nel Kyzylkum un grande giacimento dell’uranio. E quattro anni dopo accanto ad esso sono stati costruiti un villaggio, un aeroporto, una ferrovia e una miniera. La città e le miniere separa una collina con in cima il monumento di Tre Pozzi. Nel centro della città dal secolo scorso esiste la chiesa ortodossa di Tutti i Santi. La maggior parte degli edifici residenziali sono del periodo sovietico. Attualmente questa piccola città ben visibile dalla collina di Tre Pozzi sta vivendo la fase di ristrutturazione, stanno nascendo i nuovi parchi gioco per i bambini e i parchi pubblici. Durante il periodo sovietico Uchkuduk era diventato il centro dell’estrazione dell’uranio e dell’oro. Ma più tardi, accanto al grande giacimento dell’oro Muruntau, viene fondata un’altra città: Zarafshan (Zerafshan). A Zarafshan svolgono la loro attività diverse grandi industrie tra cui: l’azienda statale “CMMN” (Complesso minero-metallurgico di Navoi, estrazione e lavorazione dell’oro), “Amantay Gold Fields” (estrazione e lavorazione dell’oro), il consorzio industriale “Navoiazot”, S.p.A. “Kyzylkumcement”, “Electrokhimzavod”, la Fabbrica metalmeccanica di Navoi, la Centrale elettrica di Navoi (il fondamento del settore energetico di tutta la regione), uno stabilimento chimico per la produzione di esplosivi in emulsione, varie industrie alimentari (S.p.A. “Potok” – produzione di carne e latte), il maglificio “Agama”, etc. Per questo motivo nel 2008 qui è stata creata la prima zona economico-industriale libera (ZEIL) “Navoi” del paese. Le vie di questa vera oasi nel deserto proteggono dal sole cocente gli alberi coniferi e latifogli. Zarafshan è. Ogni città e ogni villaggio della regione di Navoi hanno il proprio carattere, dovuto al fatto che qui si trovano i veri giganti industriali del paese, ai quali adatta lo stile di vita la popolazione locale.
Il centro amministrativo della regione è la città di Navoi (220.000 persone), che viene fondata nel 1958 come il centro dell’industria mineraria dell’Uzbekistan, altrettanto nota come la città dei giovani e dei romantici. La sua costruzione è stata effettuata secondo uno speciale progetto urbanistico. Oggigiorno le strade diritte della città sono immerse nel verde, così come il parco pubblico recentemente ricostruito. Il Parco della cultura dedicato ad Alisher Navoi non è soltanto il semplice centro di Navoi, ma è il vero cuore della città. Questo bellissimo e accogliente parco si estende in un’area di diversi chilometri quadrati, intorno ad un lago. Qui tutte le età possono godere di diversi tipi delle attività ricreative. Mentre gli amanti del riposo più tranquillo possono usufruire delle comode panchine. Il viale, che collega una fontana “danzante” all’altra si può definire come la principale “arteria” del Parco. Nel parco ci sono molte fontane e ognuna di esse è bella a modo suo e ha la sua storia. Soprattutto la prima, che si trova nella piazza di fronte all’hokimiyat regionale. La fontana con i “lyagan” ricoperti di ornamenti musivi nazionali è diventata uno dei simboli più noti di Navoi. In città, soprattutto nei parchi, vi sono molte sculture, di cui la statua di Alisher Navoi, installata nel centro della città, si vanta di un rispetto particolare. La città è stata nominata in onore del grande poeta, filosofo e uomo di Stato uzbeko. Non lontano dalla città di Navoi si trova un’altra – Karmana (Kermeni, Karmon), famosa per i suoi monumenti storici: i mausolei di Mirsaid Bakhrom e Kasym Sheikh. Alla periferia della città vi sono i resti del caravanserraglio Rabati Malik (XI secolo) di grande valore archeologico.
Oltre ai monumenti storici a Karmana esistono anche gli edifici religiosi moderni, ai quali appartiene la moschea Khazrati Alisher Navoi. Le chiese ortodosse non sono delle rarità per l’Uzbekistan, ce ne sono in tutte le città relativamente grandi. Eppure nella città di Navoi, costruita in epoca sovietica, la chiesa non c’era. I cristiani ortodossi erano costretti ad effettuare le funzioni in una casa di preghiera. Ma dopo che l’indipendenza dell’Uzbekistan (1991), nel 1994 è stato deciso di costruire una chiesa per i cristiani. E nel 2002 viene consacrata la Chiesa di San Sergio di Radonež. Siccome l’acqua in Uzbekistan, in particolare nella sua parte desertica, ha avuto sempre una grande importanza, a Navoi vi sono diversi monumenti dedicati a questa vitale risorsa. Uno dei più grandi e significativi di essi è la statua del leggendario eroe Farhad, che sta aprendo strada ad un impetuoso torrente d’acqua. Un’altra composizione intitolata “Tre Fiumi” è dedicata ai tre grandi fiumi dell’Uzbekistan: Amu Darya, Syrdarya e Zarafshan. Visto che a Navoi vivono molti giovani, qui vi sono diverse istituzioni educative: l’Università statale mineraria di Navoi, l’Università statale pedagogica di Navoi e molte scuole superiori e professionali.
Altrettanto non sono pochi diversi impianti sportivi. Gli atleti di Navoi spesso ottengono i buoni risultati in tali tipi di sport come: nuoto, pallavolo, ginnastica ritmica, atletica leggera, pugilato, freestyle e lotta greco-romana, judo, ping pong e gli scacchi. Navoi, nata all’epoca sovietica come una piccola città, aveva uno status speciale. Lavorare e vivere in questa città di importanza statale era particolarmente prestigioso e consentiva di godere certi vantaggi. E sia allora che oggi la professione più richiesta rimane quella dell’ingegnere minerario. Nella regione in modo permanente si stanno sviluppando le industrie: minero-metallurgica, chimica, alimentare, energica e di produzione di materiali da costruzione.
Navoi può vantarsi di non solo un aeroporto internazionale, da dove gli aerei partono sia per Tashkent che verso le altre città uzbeke, ovvero verso l’aeroporto Domodedovo di Mosca, ma anche del Centro logistico intermodale internazionale “Asia Cargo Logistics”, che può essere definito come uno dei più grandi e tecnologicamente avanzati complessi di aviatrasporto di tutta la regione centroasiatica. Questo centro essendo il crocevia aereo, ferroviario e automobilistico consente di espandere la geografia dei trasporti.
La regione di Navoi occupa una nicchia speciale nell’economia del paese grazie ai suoi abitanti laboriosi, alle risorse sotterranee e terrestri e all’enorme potenziale economico. Durante la visita fatta in questa regione, il presidente Mirziyoyev Sh.M. ha proposto di trasformare la regione di Navoi in una zona di libero scambio economico destinata alle industrie innovative e di alta tecnologia, orientate all’esportazione del prodotto locale.

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