Minareto e Madrassa di Islam Khodja

5
(1379)

Come una sorta di guardiano sopra tutta l’Ichan-kala si innalza la sagoma leggera e snella del minareto di Islam-khodja. Il tronco del minareto ha il diametro di 9.5 m alla base, si assottiglia verso alto e si completa con un capitello coronato da una piccola cupola. In cima al minareto vi è stata collocata una cupola alta 2.5 m, realizzata in metallo noto con il termine “patal” (la lega del bronzo, ottone e rame). Grazie alla sua forma il minareto da l’idea di essere una costruzione molto alta. In realtà la sua altezza è di 44.6 m. Il tronco del minareto di Islam-khodja è attorniato da alcune fasce smaltate a vetro e sembra slanciarsi verso il cielo.
Nel rivestimento del minareto sono state usate prevalentemente le policrome piastrelle smaltate posate in modo orizzontale. I suoi mosaici fatti di mattonelle azzurre, blu, bianche e verdi cangiano nei raggi del sole donando alla costruzione più alta di Khiva l’eleganza e la pomposità.

Ma chi era questo Islam-khodja?

Seid Islam-khodja nacque a Khiva nel 1872, in famiglia di un islamista molto importante. All’età di 26 anni fu nominato il visir principale del khanato di Khiva e con questa carica divenne la seconda persona del khanato. Nonostante l’età giovane egli acquisì grande stima presso la popolazione del khanato e presso alta gerarchia come un visir colto, saggio ed equo.

Al nome di Islam-khodja è legata l’esecuzione delle interne riforme politiche, la costruzione delle scuole con i metodi nuovi dell’insegnamento, compreso quello russo, gli ospedali, la posta, il telegrafo e le farmacie. Grazie ai suoi sforzi e mezzi nel khanato furono costruiti la fabbrica di sgranatura del cotone, la prima nel khanato centrale elettrica, i ponti. Egli fece unire gli industriali, mercanti e commercianti.

Islam-khodja condivideva le nuove tendenze del tempo e invitava al lavoro gli specialisti moderni dall’estero. Ad esempio furono gli architetti e costruttori da Pietro-Aleksandrovsk ad aver costruito la residenza del console russo. Nelle costruzioni del XX s. parteciparono gli artigiani da Tashkent e Mosca, i tedeschi-mennoniti che vivevano nei dintorni di Khiva.

Islam-khodja aveva grande interesse verso le idee innovative. Contribuì allo sviluppo e alla nascita a Khiva dell’arte della fotografia e del cinema, invitava spesso a Khiva gli specialisti russi e occidentali. Mostrò sostegno a Khudayberghen Devanov, il primo fotografo e operatore cinematografico corasmiano ed uzbeko.

Oltre al minareto, su suo ordine fu costruita anche una piccola madrassa che si innalza ai piedi del minareto. Ambi le strutture furono completate per il 1910.

In seguito alla costruzione del minareto, il poeta Niyezi scrisse un cronogramma in versi, composto da 48 righe, ne ha scritto anche un’altro simile in versi di 47 righe, dedicato alla costruzione della madrassa. I due cronogrammi sono stati intagliati sulle lastre in marmo da usto Khudayberghen Divan, l’artigiano sul marmo, e in conseguenza collocate sopra la porta d’ingresso della madrassa e sulla parte esterna del minareto ad altezza di 10 metri. In qualità di vakuf alla propria madrassa, Islam khodja concedette dai propri terreni i 14 mila 451 tanap di terra (i 2,5 tanap – un ettaro).
La facciata della madrassa è fatta a due piani, l’ingresso ha la forma di un elegante portale decorato con le piastrele maiolicate di color blu-bianco. La struttura dispone di 42 khudjra e una grande sala sormontata da una cupola. Il locale più grande della madrassa è la spaziosa moschea a cupola. La parete sud della moschea è occupata dalla nicchia del mikhrab rivestita con le piastrelle maiolicate con i disegni e con l’ornamento in ganch intagliato.
Il piccolo cortile della madrassa è circondato dalle celle ad un piano destinate all’uso degli studenti. I muri interni della madrassa sono privi di alcuna decorazione. La parte posteriore del portale d’ingresso è caratterizzata dalla presenza di un ayvan con una colonna nell’interno, costruito sopra le celle del primo piano.
Attualmente nei locali delle madrasse è situato il museo con l’esposizione degli oggetti dell’Arte Applicata della Corasmia. La mostra è stata allestita nel 1983 in occasione del 1200 anniversario di Al-Khorazmiy. L’esposizione occupa la superficie di 420 metri quadrati. Vi sono più di 400 oggetti esposti dell’Arte applicata della Corasmia.
Il museo è composto da più reparti, dispone di una vasta collezione di oggetti che raccontano dell’intaglio su legno. Nella collezione sono presentati gli unici oggetti realizzati dai locali artigiani quali Ota Palvanov, Abdulla Baltaev, Sapa Bagbekov: gli oggetti in legno intagliato con finissimi e complicatissimi ornamenti simili al merletto.
Nel reparto dove sono presentati i lavori dei ceramisti, è possibile venire a conoscere tutta la diversità delle forme della ceramica corasmiana. Nella metà del XIX s. la ceramica corasmiana entrò nella nuova fase della fioritura. L’esposizione dispone di una ricca scelta delle opere dei famosi artigiani quali usto Allakor, usto Yusupkulol, Iskander Kalantarov ed altri. Gli oggetti si distinguono per la peculiarità artistica sia delle loro forme che della gamma dei colori dove prevalgono blu e bianco, a volte –verde. Nei disegni della pittura degli oggetti in ceramica gli artigiani della Corasmia usano l’ornamento geometrico detto “ghirikh” e  immagini di specifici oggetti –  brocche, coltelli, strumenti musicali, pistole, ecc..
Grande interesse suscitano anche le sezioni della cesellatura di rame e della gioielleria. L’esposizione comprende gli oggetti di artigiani quali fabbri, cesellatori, conciatori, gioiellieri ed altri. La gioielleria delle donne intrappola l’attenzione con la sua varietà.
Attualmente, ci sono in corso i lavori di completamento della mostra con gli oggetti nuovi ai fini di arricchire i reparti dell’esposizione dell’Arte applicata. Il fondo del museo viene regolarmente integrato con gli oggetti nuovi, e allo stesso tempo sono altrettanto regolari i leggeri lavori di riparazione dell’edificio del museo.
I collaboratori del museo prestano grande attenzione al minareto. La parte superiore era stata nuovamente restaurata in occasione del 2500 anniversario della città di Khiva, quando alcuni frammenti di esso sono stati ricoperti con uno stratto sottile d’oro.
Il minareto di Islam-khodja costituisce una delle migliori strutture architettoniche dove si specchiano i risultati delle ricerche delle forme e delle decorazioni di più secoli.
INDICAZIONI DI METODO:
1. Durante la presentazione del complesso “Il minareto e la madrassa di Islam-khodja” da lontano prestare attenzione alla sua elegante forma.
2. Dare caratteristica al minareto e parlare della personalità di Islam-khodja sottolineando la sua voglia delle idee innovative.
3. Presentare la madrassa da fuori e solo dopo accompagnare il gruppo nell’interno per la visita dell’esposizione del museo.
4. Visita del museo dell’Arte Applicata della Corasmia iniziando dalla parte destra.
5. Dare breve caratteristica ad ogni oggetto dell’esposizione.
6. Durante la presentazione di oggetti il tempo della visita guidata non deve superare i 40 minuti di tempo.
7. Rilasciare ai turisti per la visita autonoma e le foto non meno di 15 minuti.
L’autore del testo: Akramova R., la guida della prima categoria.
Il traduttore del testo: Sattarova T. I. – la guida della prima categoria
Istituto per lo sviluppo del turismo presso il Comitato statale della Repubblica dell’ Uzbekistan per lo sviluppo del turismo
Invia a noi il tuo messaggio e crea il tuo viaggio in Uzbekistan!!!

Vuotaci

Voto medio 5 / 5. Conteggio voti: 1379

No votes so far! Be the first to rate this post.