Madrassa di Mukhammad Rakhim Khan a Khiva

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La madrassa di Mukhammad Rakhim-khan II è una delle più famose e grandi madrasse a Khiva. La madrassa è dotata di un fatto unico che sono i due cortili. La madrassa fu costruita nel 1876 di fronte alla fortezza Kunya-Ark su ordine di Mukhammad Rakhim-khan II il quale fu noto come un sovrano colto e il protettore degli studiosi e dei poeti.
La madrassa di Mukhammad Rakhim-khan II è dotata di un ingresso esterno che accompagna nel primo cortile, limitato da un muro ciecco esterno e circondato dalle khudjra (le celle) nello spazio interno. Più avanti, nel cortile sorge la costruzione principale a due piani con un grande portale incorporato nella facciata centrale della madrassa.

In ogni angolo della madrassa sorgono le torri-guldasta, che terminano in alto con le cupole rivestite in mosaico verde. La facciata della madrassa, invece, è rivestita prevalentemente nella maiolica blu-bianca ampiamente usata anche nel rivestimento dei timpani (la parte interna triangolare oppure semirotonda del frontone) e delle colonne. Il solaio dell’ayvan e la volta delle logge situati sopra l’ingresso principale sono rivestiti in mattoni lavorati a disegno.

Siccome Mukhammad Rakhim khan patrocinò le scienze, nella madrassa ci furono sia le aule che una vasta e ricca biblioteca, in più ci furono le moschee – una estiva ed altra invernale. Il cortile interno dotato di 4 ayvan fu circondato da 70 khudjra.

La madrassa dispone di un altro particolare ancora – le sue khudjra oltre alla tradizione piccola stanza abitativa furono dotate di un’altra ancora, che fu d’uso domestico.
Mukhammad Rakhim-khan II (1845-1910) fu l’undicesimo sovrano della dinastia uzbeka dei kungrat nel khanato di Khiva. Egli giunse al potere nel 1864 ed è considerato l’ultimo khan indipendente della Corasmia.
Egli fu considerato un sovrano di alto livello culturale. Terminò gli studi nella madrassa di Arab Mukhammad-khan di Khiva. Uno dei suoi maestri fu un eminente poeta uzbeko, lo storico Ogakhi.
Negli anni del governo di Mukhammad Rakhim-khan II vennero mantenuti rapporti diplomatici con la Russia, l’Impero Ottomano, con l’Iran e l’Afganistan. Nel 1873, nonostante la resistenza, il khanato dovette riconoscere il protettorato della Russia Zarista. Nel 1896 il sovrano di Khiva ricevette il titolo del tenente generale e nel 1904 – del generale della cavalleria. Nel 1902 l’imperatore russo Nicola II personalmente consegnò a Muhammad Rakhim-khan II il titolo della “Serenità”. Il khan fu onorato di una serie di medaglie di alta rilevanza.
1. Ordine di Sant’Anna, della 1a classe con diamanti (1883);
2. Ordine dell’Aquila Bianca (1891);
3. Monogramma di diamanti di Sua Maestà Imperiale Nicola II (1896);
4. Ordine di San Alessandro Nevsky (1900);
5. Ritratto dell’Imperatore Nicola II con diamanti (1905);
6. Segni di diamanti per l’Ordine di San Alessandro Nevsky (1907);
7. Ordine di San Vladimir del I grado (1908).
Muhammad Rakhim-khan II fu un sovrano illuminato, un noto poeta e compositore. Scriveva le poesie sotto il pseudonimo letterario di Firuz. Egli curò personalmente la traduzione di molte famose opere letterarie e scientifiche nella lingua uzbeka.
All’epoca del governo di Mukhammad Rakhim-khan II a Khiva furono costruite molte madrasse e moschee. Una delle madrasse fu costruita con i mezzi propri del khan e di conseguenza ricevette il suo nome – la madrassa di Mukhammad Rakhim-khan II.
Fu proprio in quel periodo che Ogakhi, lo storico di Khiva, scrisse la Storia della Corasmia. Fra i personaggi famosi della Corasmia di quel periodo ci fu anche Kamil Khorezmiy, un compositore, calligrafo e pittore (1825-1899). Grazie al patrocinio di Mukhammad Rakhim-khan II nella Corasmia fu organizzata l’industria libraria con la cura di Atadjan Abdalov.
Nel 1910 Mukhammad Rakhim-khan II morì e al trono nell’impero salì Asfandiyar-khan, suo figlio (1910-1918).
Nel 1873 sotto il regno di Mukhammad Rakhim-khan II l’archivio dei khan di Khiva fu portato a San Pietroburgo dove nel periodo successivo fu scoperto da P. P. Ivanov.
INDICAZIONI DI METODO:
1. È necessario trovare un ottimo punto panoramico senza arrivare alla struttura stessa per dimostrare la madrassa di Mukhammad Rakhim-khan II.
2. Accompagnare il gruppo nel primo cortile e far conoscere la facciata principale della madrassa.
3. Parlare in dettaglio al gruppo degli oggetti unici conservatisi in ogni sala del complesso del museo.
4. Parlare della personalità storica del sovrano Mukhammad Rakhim-khan II e del suo talento di un grande poeta.
5. Il tempo della visita guidata durante le presentazione e spiegazione della madrassa non deve superare i 30 minuti.
6. Rilasciare a disposizione dei turisti non meno di 15 minuti di tempo per la visita autonoma e le fotografie.
L’autore del testo: Akramova R., la guida della prima categoria.
Il traduttore del testo: Sattarova T. I. – la guida della prima categoria.
Istituto per lo sviluppo del turismo presso il Comitato statale della Repubblica dell’ Uzbekistan per lo sviluppo del turismo
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