OSSERVATORIO DI ULUGBEK XV secolo. L’Osservatorio di Ulugbek è un’indice dello sviluppo dell’architettura, della scienza e della cultura nei secoli XVI-XV in Asia centrale.
Ulugbek, Muhammad Taragai, figlio del figlio più giovane di Shokhrukh, il nipote di grande Tamerlano passò alla storia come grande sovrano, grande scienziato, creatore dell’osservatorio e fondatore della scuola astronomica di Samarcanda.
Questa scuola astronomica comprendeva scienziati come: Kazi-Zade Rumi, che fu chiamato “Platone del suo tempo”, Giyassidin-Jamshid Kashi, uno studente di talento di Ulugbek Ali Kushchi (“Tolomeo del suo tempo”). Secondo i ricercatori, la costruzione dell’osservatorio fu completata nel 1428-1429. Era una struttura architettonica eccezionale del XV secolo. Doveva essere antisismico, ed è per questo che è stata scelta la collina di Kuhak in un sito roccioso. Questa collina è il punto più alto di Samarcanda e l’edificio dell’osservatorio, che domina la collina, fece una magnifica impressione.
Dopo la tragica morte di Ulugbek, l’edificio fu distrutto. E dal XVII secolo, nessuno poteva dire esattamente dove fu ricostruito l’osservatorio. E solo grazie all’entusiasmo, alla perseveranza dell’archeologo russo V.L. Vyatkin, che arrivò a Samarcanda all’inizio del XX secolo, fu in grado di provare che l’osservatorio si trovava alla periferia di Samarcanda sulla collina di Kuhak (Tali Rasad).
Durante lo scavo furono scoperti i resti di un gigantesco strumento astronomico. Si trova in una trincea ad una profondità di 11 metri. Si tratta di due archi paralleli, realizzati in mattoni e rivestiti in marmo, la superficie del marmo è graduata. Si ritiene che l’altezza degli archi dal livello del pavimento sia salita ad un’altezza di 29 metri.
Nel XV secolo, quando osservazioni dei corpi celesti facevano ad occhio nudo, le dimensioni dello strumento e la sua posizione giocarono un ruolo importante. Nel 1948, l’archeologo Shishkin scopre le basi dell’osservatorio. Era un cerchio con un diametro di 48 metri.
Tutti i risultati consentono di ipotizzare che l’osservatorio avesse una forma cilindrica, a tre livelli, con un’altezza dell’edificio di 33 metri. All’interno, l’edificio era diviso in due parti uguali da un gigantesco goniometro con la diottrie “Sudsi Fahri”. In questo osservatorio, Ulugbek ha creato un catalogo del cielo stellato, numerando le coordinate di 1018 stelle. Il catalogo si chiama Zij Guragoni. Fino al XVII secolo, i dati astronomici di Ulugbek erano i più precisi al mondo. E oggi la differenza tra Ulugbek e dati moderni va da 3 a 58 secondi.
Ulugbek passò alla storia del paese come il “Principe delle stelle” e colui che nell’era buia del Medioevo disse questo: “I castelli vengono distrutti, le religioni si disperdono come nebbia, Ma le opere degli scienziati rimangono per sempre!” Nel 1964 fu aperto il Museo del memoriale di Ulugbek. Nel 2010, questo museo è stato completamente ricostruito con il nome di “Museo dello sviluppo della scienza e della cultura nell’età dei Temuridi”.
Raccomandazioni metodologiche:
1. L’accesso al sito dell’Osservatorio di Ulugbek è dal monumento a Ulugbek.
2. Poiché non ci sono luoghi ombreggiati sul sito, durante le giornate calde si consiglia di visitare questo oggetto al mattino o alla sera.
3. La guida deve avvertire il gruppo che diverse guide stanno conducendo escursioni nel museo, quindi è necessario rispettare disciplina e silenzio. Poni domande dopo il tour fuori dal museo.
4. Una visita al museo viene effettuata con movimento regolare, non indugiando a lungo vicino alle mostre.
5. In caso di precipitazioni, le informazioni sul monumento vengono date nell’autobus, dopo di che vengono mostrate le basi, parte dello strumento e il museo, dove continua il racconto di guida.
6. La guida deve avere un “Portafoglio di guide turistiche”.
7. Il tempo di lavoro della guida sul sito è di 30–35 minuti.
8. Tempo libero per la visita indipendente e fotografare e’ di 15 minuti.
Compilato da E.V. Scheglova, guida della categoria superiore.
Traduzione G.Sharipova
Istituto per lo sviluppo del turismo presso il Comitato statale della Repubblica dell’ Uzbekistan per lo sviluppo del turismo
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