Mausoleo di Daniele

Alla periferia settentrionale dell’insediamento di Afrosiab si trova il luogo sacro, Mazar Khogia Daniyar, cioe’ la sepoltura del profeta Daniele. 

Khogia Daniyar, secondo le tradizioni cristiane, è uno dei “Grandi Profeti”, discendente di una nobile famiglia ebrea. Insieme ai suoi compagni di tribù, cade in cattività babilonese durante la conquista di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor. A Babilonia ricevette un’istruzione caldea e fu chiamato per il servizio alla corte.

Era bello, intelligente e dotato del dono dell’interpretazione dei sogni e della chiaroveggenza. Non mangiava carne, non beveva vino e non violava le regole della religione ebraica. Per l’abilità straordinaria è stato molto elogiato dal sovrano babilonese Nabucodonosor. Gli anni della vita del profeta 603 a.C. – 532 a.C. Daniyar morì nella città di Susa e fu sepolto nella tomba reale. Questo santo era così famoso per le sue profezie che era venerato in tre religioni del mondo. Predisse la conquista del regno persiano da parte dei Greci; predisse la venuta di Gesù Cristo. Ci sono informazioni su di lui nella Torah e nell’Antico Testamento.

La leggenda popolare dice che i resti di questo santo portarono felicità a coloro che li possedevano. Pertanto, la sepoltura è stata trasferita da un luogo all’altro in diverse città. Secondo la leggenda, per ordine di Amir Temur, la terra dalla tomba di profeta fu portata dalla città di Susa a Samarcanda. Si credeva che ciò contribuisse a proteggere la città, contribuendo alla sua prosperità.

Nel XIX secolo nel luogo fu costruito un mausoleo che si estendeva da nord a sud. Nel mausoleo è una lapide insolitamente lunga18 metri. Vicino alla tomba di Khogia Daniyar è una sorgente con acqua curativa.

RACCOMANDAZIONI METODOLOGICHE:

1. Avvicinandosi al sito “Mazar Khodja Doniyar”, selezionare un punto di osservazione per mostrare una visione generale del mausoleo e dei resti delle mura fortificate. 

2. Avvicinarsi allo stand, dove i documenti fotografici presentano una cronaca di cambiamenti in questo luogo nel secolo scorso. Utilizzando il metodo metodologico di confronto, fornire un riferimento storico.
3. Dimostrare la Sorgente Santa, raccomandando ai turisti di sciacquarsi le mani, ma non bere acqua “santa”, poiché l’organismo degli stranieri non è abituato alla nostra acqua.
4. Dopo essere salito alla costruzione del mausoleo, per dare ai turisti l’opportunità di guardare all’interno della struttura.
5. Posiziona il gruppo vicino all’albero di pistacchio. Predisporre materiale informative e didattico.
6. Verificare con il gruppo la partecipazione alla preghiera.
7. Tempo operativo della guida è di 20 minuti.
8. Tempo libero per il gruppo e’ di 10 minuti.

Compilato da E.V. Scheglova, guida categoria superiore.

Traduzione G.Sharipova

Istituto per lo sviluppo del turismo presso il Comitato statale della Repubblica dell’ Uzbekistan per lo sviluppo del turismo

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