Cosa vedere a Bukhara

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Bukhara e’ piena con i monumenti storici dal IX al XX secolo. Viaggi in Uzbekistan e visita a Bukhara. Monumenti pincipali da visitare sono minareti, moschee, madrasse, mausolei, musei, residenze, piazze.

A 4 km verso nord, lungo la strada che parte dalla cosiddetta “Porta di Samarcanda” e arriva sino a Gijduvan, sorge il magnifico palazzo estivo Sitora-i Mokh-i Khosa (“Palazzo che per bellezza somiglia alla luna ed alle stelle” о più semplicemente “Palazzo simile alla luna ed alle stelle”). Leggi tutto.

Il complesso nato come il centro dell’ordine Naqshbandia e dedicato a Bahauddin Naqshbandi rappresenta un insieme di strutture di culto situati nella periferia di Bukhara. Il sopranominato sufi tuttora viene ritenuto uno dei più venerati “santi” dell’Asia centrale, il fondatore dell’ordine Naqshbandia, i cui seguaci si sono diffusi in tutto il mondo islamico, morto nel 1389 e sepolto vicino al villaggio Kasri Orifon – il “castello dei conoscenti della verità divina” vicino a Bukhara (attualmente una parte della provincia di Kagan). Il complesso commemorativo ad egli dedicato venne ricostruito più volte, poiché ogni sovrano di Bukhara considerava suo dovere vi aggiungere qualche nuovo elemento.

In conformità alla tecnica costruttiva “kosh”, esattamente di fronte alla madrasa di Ulugbek venne eretta quella di Abdulaziz Khan, l’ultima grande madrasa di Bukhara. Essa fu costruita nel 1652 in onore di questo sovrano della dinastia ashtarkhanide, morto poi nel 1681. Pur trovandosi sullo stesso asse della madrasa di Ulugbek, la supera notevolmente sia per dimensioni sia per ricchezza. Leggi tutto.
Nell’animata parte nord-orientale di Bukhara, non lontano dal Lyab-i Hauz e nel cuore del vecchio quartiere Mehtar Anbar, si trova un edifìcio molto originale e suggestivo, noto come Chor Minor, anche se forse sarebbe più corretto parlare di complesso di Khalifa Niyaz-kuli o Char Minar (quattro minareti).
La più antica moschea tuttora esistente, per quanto sconsacrata, a Bukhara è la Magoki-Attori (“moschea nel fossato” о “moschea profonda”), situata nel pieno centro della parte storica della città, vicino al complesso Lyab-i Hauz. Prima della conquista araba, nella zona ove ora si trova la moschea era attivo il mercato dei venditori (“attor”) di spezie ed erbe medicinali.
Durante il regno di Abdullah Khan II (1557-1597), uno dei sovrani della dinastia sheybanide, venne costruito il complesso architettonico Kosh Madrasa, composto da due madrase antistanti. La prima, Modar-i Khan, risale al 1567, la seconda, che porta il nome dello stesso Abdullah Khan, agli anni 1588-90. “Kosh” significa “doppio”, “abbinato” ed indica che due edifìci assai simili vengono costruiti l’uno di fronte all’altro.
Poy-i kalyan” – ai piedi del Grande- così viene chiamato il complesso architettonico centrale di Bukhara, formatosi attorno all’imponente minareto Kalyan, eretto più di 800 anni fa e diventato ben presto il simbolo della città. Infatti, da ogni suo punto è possibile vedere questa “meraviglia verticale”, ormai inseparabile dal vivacissimo e vario profilo del centro storico di Bukhara, arricchito da innumerevoli torri, portali e cupole. Così, se si potesse salire la scala interna del minareto ed arrivarvi in cima, dall’alto si avrebbe la possibilità di riconoscere le diverse fasi che hanno scandito, nei secoli, la crescita della città.
Nell’area del parco cittadino, non lontano dal mausoleo dei Samanidi, si trova il mazar Chashma-Ayub. Mazar letteralmente significa “luogo di culto о di venerazione”, mentre il nome del monumento indica il pozzo (chashma, sorgente) che, secondo la leggenda, apparve nel luogo in cui il profeta Ayub (corrispondente al biblico Giobbe) colpì il suolo con il suo bastone.
IL MAUSOLEO DEI SAMANIDI venne fatto erigere dai sovrani della dinastia samanide i quali, alla fine del IX sec., stabilirono nella regione chiamata Mavera-un-nahr (“al del di là del fiume”) uno Stato indipendente dal califfato arabo con capitale Bukhara.
La residenza dei khan di Bukhara, e successivamente anche degli emiri, la fortezza Ark possiamo definire come il più antico monumento di Bukhara. Sotto le sue fondamenta moderne molto più in profondità si nascondono gli strati archeologici dell’inizio della nostra era.
«Ebrei di Bukhara» è un’espressione che identifica non gli ebrei di una città, ma un gruppo etnico nell’Asia centrale, esattamente a Bukhara, Samarcanda e valle di Fergana.
A 8 km dalla città, a ovest della posizione occupata un tempo dalle porte Shirgaron, nel villaggio di Sumitan, nel corso di quasi 1.000 anni, si è andato formando il complesso della necropoli di Chor- Bakr, conosciuto anche come “la città dei morti”. La necropoli nasce attorno alle sepolture del Khoja Abu Bakr Saad e dell’imam Abu Bakr Ahmed, attivi entrambi nel periodo della diffusione dell’IsIam a Bukhara.
Il XVI secolo nella storia di Bukhara è considerato come uno dei periodi significativi della sua storia, al potere salì la dinastia Sheibanidi. In quel momento storico, Bukhara divenne la capitale dello stato di Sheibanidi. Leggi tutto.
L’unico edifìcio di Bukhara che ci ricorda il grande scienziato, matematico ed astronomo Mirzo Ulugbek è la madrasa che porta il suo nome, la cui costruzione venne iniziata nel 1417. I suoi architetti, Najmid-Din Bukhari e Ismail Isfagani erano i migliori dell’epoca. I loro nomi sono immortalati sul timpano del portale.

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